Il Corso di Gestione del Territorio ha come obiettivo l’integrazione di aspetti relativi all'urbanistica (ambiente urbanizzato) e alla geomorfologia applicata (ambiente geomorfologico) in ottica di una corretta pianificazione territoriale.
Per l’ambiente urbano il corso introduce lo studente alla conoscenza dei principali strumenti concettuali e metodologici dell’urbanistica con specifico riferimento all’interazione con le caratteristiche geomorfologiche del territorio.
Per gli aspetti geomorfologici, lo studente è introdotto alla conoscenza della natura delle forme del rilievo terrestre, per la realizzazione di opere di ingegneria con sicurezza, prevedibilità ed economicità.
La superficie terrestre (urbanizzata e naturale) è analizzata come un indicatore sensibile degli eventi geologici e geomorfologici più recenti e della sua interazione con l’ambiente urbano e come fonte di informazioni di elevatissimo valore per la corretta pianificazione territoriale.
I programmi estesi sono presentati nei syllabus degli esami specifici.
In particolare per quanto riguarda l'Urbanisitica l'articolazione e contenuti del corso prevedono:
1. Le lezioni frontali che riguarderanno prevalentemente: le definizioni di urbanistica, il processo di formazione della città contemporanea, il rapporto tra progetto e contesto, introduzione alla normativa nazionale e regionale con particolare riferimento alla legislazione inerente a urbanistica, ambiente e paesaggio, cenni sulle principali teorie dell’urbanistica da Ildefonso Cerdà a Bernardo Secchi.
2. Le attività di laboratorio si suddividono in esercitazioni (in aula e a casa) e verifiche intermedie.
2.1 Le esercitazioni perseguono l’obiettivo di introdurre lo studente all’elaborazione di un progetto urbanistico di media complessità. L’interpretazione del territorio si svilupperà su due piani strettamente connessi tra loro: la rappresentazione cartografica e l’attraversamento della città. La cartografia sarà il supporto per identificare differenze e analogie tra le varie parti della città consolidata. L’attraversamento, che seguirà percorsi concordati con la docenza, servirà per iniziare a distinguere le caratteristiche principali dei luoghi e degli spazi urbani.
2.2 Le verifiche intermedie saranno tre. Le date saranno concordate a lezione con gli studenti.
Prima verifica. Noti l’indice di fabbricabilità territoriale e l’area di intervento, lo studente dovrà calcolare i principali parametri urbanistici identificando il numero di edifici corrispondente alla volumetria residenziale prevista.
Seconda verifica. Lo studente dovrà rappresentare graficamente le quantità volumetriche dell’edilizia residenziale e capire come varia il disegno in rapporto alle diverse tipologie edilizie.
Terza verifica. Noti alcuni dati lo studente dovrà calcolare tutti i parametri urbanistici necessari per disegnare il planivolumetrico di un insediamento di edilizia residenziale pubblica.
3. Il progetto di fine corso affronta il tema dell’intervento a scala urbana con particolare riferimento a quegli ambiti di Pescara sottoposti a piano particolareggiato. L’obiettivo è introdurre lo studente all’elaborazione di un progetto urbanistico di media complessità.
La Geomorfologia applicata include i seguenti aspetti
1. Introduzione.
Conoscenza dei campi di applicazione della geomorfologia all’ingegneria. La gestione dell’ambiente: litosfera, idrosfera, atmosfera e biosfera. Apprendimento dei principi e metodi dell’analisi geomorfologica per la realizzazione di un elaborato di base per opere ingegneristiche, per studi locali e regionali e per valutazione dell’impatto ambientale. Conoscenza delle principali pericolosità geomorfologiche, e dei rischi connessi, relativi ai diversi tipi di ambienti e per la corretta gestione del territorio.
2. Gli strumenti della geomorfologia applicata: la cartografia geomorfologica applicata alla gestione del territorio e alle pericolosità geomorfologiche.
Esempi di studi e applicazioni della geomorfologia in ambito ingegneristico.
Geomorfologia applicata alla gestione dell’ambiente montano, glaciale e periglaciale.
3. Analisi e discussione di:
Valutazione geomorfologica dell’instabilità dei versanti.
Geomorfologia applicata alla gestione dell’ambiente fluviale.
Geomorfologia applicata alla gestione dell’ambiente costiero.
Geomorfologia applicata negli ambienti carsici.
Concetti di pericolosità, vulnerabilità e rischio relativamente ai processi geomorfologici.
Pericolosità geomorfologiche: esempi relativi all’area montana abruzzese, alla fascia collinare e pedemontana e all’area costiera adriatica. Esempi in aree tropicali e polari.
4. Esercitazioni di laboratorio: Attività in laboratorio e di campo, finalizzate a sperimentare le metodiche dell’analisi geomorfologica cartografica applicativa.
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